Principali differenze tra elettro compostatori a camera unica a cilindro rotante senza organi meccanici interni e gli elettro compostatori multi camere con organi di movimentazione interna per il trattamento del rifiuto organico da raccolta porta a porta, compostaggio di comunità e prossimità.

Descrizione:
Tipo di processo
Camera unica:
Aerobico
Altre Tecnologie:
Aerobico
Differenze Sostanziali:
Nessuna

Descrizione:
Tipo di camera
Camera unica:
Camera Unica a cilindro rotante senza organi meccanici interni
Altre Tecnologie:
Multicamera con bracci interni per la movimentazione della matrice organica
Differenze Sostanziali:
La camera unica a cilindro rotante permette un’alimentazione ed un processo a ciclo continuo. Questo in quanto nella seconda fase del processo, si genera una fase termofila che resta perennemente attiva e garantisce con facilità il raggiungimento della temperatura di almeno 55°C che è quella minima richiesta dalla normativa per garantire la “Sterilizzazione” del materiale organico in trattamento.
Il lento spostamento graduale e continuo del materiale, mediante la rotazione della camera di compostaggio, garantisce che la fase termofila resti sempre attiva e che il materiale conferito giornalmente si inserisca in una fase già termicamente attiva.
Questo aspetto è molto importante al fine di garantire le quantità di organico da poterconferire e trattare.

I compostatori con multi-camere, con due o più camere, devono obbligatoriamente avere un flusso di processo discontinuo, infatti caricata la prima camera si deve attendere che il materiale al suo interno attivi la fase di processo termofilo e superi la tempistica prevista dalla normativa, quindi attendere i tempi per arrivare almeno adì una temperatura di 55°C e poi far permanere il materiale a questa temperatura per almeno 72 ore. Solo dopo questa fase il materiale meccanicamente potrà essere spostato dalla prima camera a quella successiva dove subirà la fase mesofila. Ovviamente nella seconda camera deve permanere il tempo minimo previsto per legge non inferiore ai 30 giorni e questo fa si che in questo periodo la seconda camera non potrebbe essere caricata con nuovo rifiuto, impedendo il così definito flusso continuo. Queste macchine inoltre necessitano periodicamente (ogni 15 giorni circa) di una manutenzione ordinaria che prevede l’apertura degli sportelli della macchina per liberare i bracci interni dalle eventuali buste in mater B che si avvolgono intorno all’asse dei bracci rallentandone la movimentazione fino a bloccarli. Tale attività da effettuarsi a macchina carica rileva una criticità per quanto concerne le norme di sicurezza igienico sanitaria in quanto all’interno delle camere vi è il rifiuto in processo attivo con decomposizione e quindi vapori e odori indotti dal processo stesso.
Per ciò che concerne il tempo complessivo di processo evidenziamo che dovendo caricare giornalmente la prima camera ed attendere un periodo non inferiore ai 20 – 30 giorni prima di spostare meccanicamente il materiale nella seconda camera, non tutto il materiale immesso nella prima camera effettuerà lo stesso tempo di prima maturazione ma soltanto il primo in essa conferito in quanto quello conferito successivamente effettuerà un tempo di permanenza sicuramente inferiore al tempo indicato e questo in realtà diminuisce la reale capacità di trattamento in base ai giorni dichiarati.

Descrizione:
Tipo di avanzamento
Camera unica:
Continuo
Altre Tecnologie:
Discontinuo
Differenze Sostanziali:
Nel nostro impianto a camera unica a cilindro rotante, l’avanzamento del materiale avviene in continuo e automaticamente in quanto il rifiuto appena conferito (più pesante) spinge in avanti quello più leggero che ha superato la prima fase Termofila per essere trasferito alla successivamente fase Mesofila, per poi uscire in modo automatico. Tutto il processo di cui sopra, stabilizzato automaticamente nelle temperature riduce in media del 80% il peso della frazione organica conferito.

Nel Multi-camere il rifiuto per un certo numero di giorni sosta nella prima camera, dove effettua il suo processo termofilo, meccanicamente poi deve essere trasferito nella seconda camera dove deve completare la sua fase secondaria per poi uscire in modo automatico o per svuotamento manuale. In questa tipologia di macchine il rifiuto viene movimentato e quindi fatto avanzare con dei bracci supportati da un albero che ruotando movimentano il rifiuto e lo fanno avanzare.
L’albero ed i bracci dentro le camere di compostaggio possono potenzialmente essere oggetto di rotture meccaniche che potrebbero creare fermi macchina, per la loro sostituzione e/o riparazione, Inoltre lo spostamento dalla prima alla seconda camera di fatto crea le condizioni di azzeramento del processo termofilo obbligando ad ogni carico il riavvio del processo dalla sua fase iniziale a bassa temperatura. Questa dinamica fa si che in molte occasioni il processo biologico con l’innesco della fase termofila abbia tempi più lunghi e difficoltà a raggiungere la temperatura che garantisce la sua sterilizzazione che ricordiamo per legge deve essere di almeno 55°C da mantenersi almeno per 72 ore oltre ad essere obbligatoria per garantire la salubrità igienico sanitaria dell’ammendante compostato misto (COMPOST) prodotto.

IMPORTANTISSIMO: qualora si rompano i bracci meccanici, la compostiera per la sostituzione di questi ultimi dovrà essere svuotata tramite l’utilizzo di un auto spurgo, ciò comporterebbe ulteriori costi e problemi di sicurezza.

Descrizione:
Livello di carico delle camere
Camera unica:
>75%-80%
Altre Tecnologie:
<50%
Differenze Sostanziali:
Nella camera unica, l’assenza totale di qualsiasi organo meccanico al suo interno, unitamente al punto di carico posizionato nella parte alta della camera permettono di poter effettuare il caricamento della camera al 75-80% della sua capacità volumetrica.
Nei compostatori multicamera dotate di alberi interni e/o bracci e/o coclee per la movimentazione, il caricamento difficilmente può superare il 50% al fine di non affaticare oltre il punto di rottura i bracci di movimentazione.

Descrizione:
Sistema di gestione del flusso di aria immessa nel processo e della gestione della temperatura dell’aria di processo Automatico Interno alla camera di compostaggio, per l’ottimizzazione delle temperature di processo al fine di garantirne sempre l’igienizzazione ed in particolari casi anche la sterilizzazione, oltre a mantenere le temperature di processo costantemente in fase ottimale, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne
Camera unica:
Presente con capacità di gestione da 40°C a 90°C
Altre Tecnologie:
Non performante in quanto distribuito su due camere
Differenze Sostanziali:
Il sistema di riscaldamento supplementare, interno alla camera di compostaggio, garantisce la sterilizzazione del materiale in compostaggio, garantendo l’aspetto igienico sanitario. Il sistema si attiva automaticamente quando la temperatura rilevata dal sistema di gestione della fase termofila scende sotto i 55°C ed in brevissimo tempo stabilizza le temperature di processo entro il range ottimale compreso tra 55 e 65-70°C. Tale sistema garantisce il perfetto processo di compostaggio anche quando le temperature esterne sono sotto lo zero termico.

FAKE

COMPOSTIERE A TENUTA STAGNA
FALSO Il termine TENUTA STAGNA è un termine improprio in quanto le compostiere hanno delle portelle d’ispezione, coclea per l’inserimento del rifiuto ed altre parti meccaniche che rendono IMPOSSIBILE di fatto la TENUTA STAGNA. Per le compostiere è corretto il termine TENUTA LIQUIDI di processo, visto e considerato che non è possibile realizzare una chiusura ermetica totale di tutta la compostiera.

BRACCI INTERNI DI MOVIMENTAZIONE DEL RIFIUTO INDISTRUTTIBILI E SENZA MANUTENZIONE
FALSO
, infatti è sufficiente farsi inviare un manuale uso e manutenzione e verificare cosa poter inserire e cosa è sconsigliato inserirci al fine di poter verificare la reale criticità delle compostiere con i bracci meccanici interni. C’è da considerare inoltre che prevedere (come alcune compostiere prevedono pena decadenza della garanzia) di togliere le buste manualmente dai bracci della compostiera ogni 15/30 giorni è una operazione praticamente impossibile dal punto di vista igienico sanitario e dal punto di vista della sicurezza, in quanto all’interno ci sarà sempre il rifiuto organico in fermentazione e questa attività non certo può rientrare in un manuale d’uso di una gestione ordinaria della compostiera stessa.

LE COMPOSTIERE CON I BRACCI SONO PIU’ AFFIDABILI RISPETTO LE COMPOSTIERE A CAMERA UNICA CON CILINDRO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI
FALSO In quanto il fatto che le compostiere A CAMERA UNICA CON CILINDRO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI avendo meno motori e zero parti meccaniche interne al rifiuto, creano invece maggiore affidabilità e conseguentemente minori parti meccaniche da manutenere. Vorremmo precisare che nessuna compostiera da Noi commercializzata è stata mai rimossa per cattivo funzionamento e mai nessuna compostiera da noi consegnata è stata bocciata in un collaudo. Cosa che invece è già accaduta ad alcune aziende che commercializzano le compostiere con i bracci meccanici interni.

LE COMPOSTIERE CON I BRACCI MECCANICI CONSUMANO MENO ELETTRICITA’ RISPETTO ALLE COMPOSTIERE A CILINDRO UNICO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI
FALSO Le compostiere con bracci meccanici consumano invece circa il 400% in più di energia elettrica rispetto alle compostiere a cilindro rotante senza bracci meccanici di movimentazione. Per comprendere meglio siamo a precisare che normalmente i consumi sono generati da: un motore che immette aria riscaldata da una resistenza, un motore per la coclea che inserisce il rifiuto, un motore per i bracci meccanici di movimento nella prima camera, un motore per la coclea che trasporta il rifiuto organico dalla prima alla seconda camera di compostaggio, un altro motore che movimenta i bracci della seconda camera, un motore del bio filtro per la depressione della compostiera e infine un motore che estrae il rifiuto processato dalla seconda camera verso l’esterno. CONSIDERATE QUANTE CRITICITA’ HA UNA COMPOSTIERA COSI’ COSTRUITA E DI QUANTA ENERGIA ELETTRICA NECESSITA. AL CONTRARIO I nostri Bio compostatori a camera unica rotante SENZA ORGANI MECCANICI INTERNI sono predisposti di: un motore di una coclea per il caricamento del rifiuto, un motore per la rotazione della camera di compostaggio, un motore del bio filtro per la depressione della camera di compostaggio e un motore che immette aria da una resistenza per la stabilizzazione del processo.

LE COMPOSTIERE A CILINDRO UNICO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI INTERNI HANNO LE VASCHE PER LA RACCOLTA LIQUIDI NON ESSENDO A TENUTA STAGNA
FALSO Evidenziamo che le vasche in acciaio inox sono inserite solo ed esclusivamente per un motivo di sicurezza ai fini manutentivi in quanto sia sul timpano lato conferimento che su quello di uscita del compost, in caso di manutenzione della coclea di conferimento o del “nasone” (lato uscita compost) potrebbe cadere del materiale nel momento manutentivo del distacco nella parte interna della compostiera

Principali differenze tra elettro compostatori a camera unica a cilindro rotante senza organi meccanici interni e gli elettro compostatori multi camere con organi di movimentazione interna per il trattamento del rifiuto organico da raccolta porta a porta, compostaggio di comunità e prossimità.

DESCRIZIONE CAMERA UNICA ALTRE TECNOLOGIE DIFFERENZE
SOSTANZIALI
Tipo di processo Aerobico Aerobico Nessuna
Tipo di camera Camera Unica a cilindro rotante senza organi meccanici interni Multicamera con bracci
interni per la movimentazione della matrice organica
La camera unica a cilindro rotante permette un’alimentazione ed un processo a ciclo
continuo. Questo in quanto nella seconda fase del processo, si genera una fase termofila che resta perennemente attiva e garantisce con facilità il raggiungimento della temperatura di almeno 55°C che è quella minima richiesta dalla normativa per garantire la “Sterilizzazione” del materiale organico in trattamento.
Il lento spostamento graduale e continuo del materiale, mediante la rotazione della camera di compostaggio, garantisce che la fase termofila resti sempre attiva e che il materiale conferito giornalmente si inserisca in una fase già termicamente attiva.
Questo aspetto è molto importante al fine di garantire le quantità di organico da poter conferire e trattare.

I compostatori con multi-camere, con due o più camere, devono obbligatoriamente avere un flusso di processo discontinuo, infatti caricata la prima camera si deve attendere che il materiale al suo interno attivi la fase di processo termofilo e superi la tempistica prevista dalla normativa, quindi attendere i tempi per arrivare almeno adì una temperatura di 55°C e poi far permanere il materiale a questa temperatura per almeno 72 ore. Solo dopo questa fase il materiale meccanicamente potrà essere spostato dalla prima camera a quella successiva dove subirà la fase mesofila. Ovviamente nella seconda camera deve permanere il tempo minimo previsto per legge non inferiore ai 30 giorni e questo fa si che in questo periodo la seconda camera non potrebbe essere caricata con nuovo rifiuto, impedendo il così definito flusso continuo. Queste macchine inoltre necessitano periodicamente (ogni 15 giorni circa) di una manutenzione ordinaria che prevede l’apertura degli sportelli della macchina per liberare i bracci interni dalle eventuali buste in mater B che si avvolgono intorno all’asse dei bracci rallentandone la movimentazione fino a bloccarli. Tale attività da effettuarsi a macchina carica rileva una criticità per quanto concerne le norme di sicurezza igienico sanitaria in quanto all’interno delle camere vi è il rifiuto in processo attivo con decomposizione e quindi vapori e odori indotti dal processo stesso.
Per ciò che concerne il tempo complessivo di processo evidenziamo che dovendo caricare giornalmente la prima camera ed attendere un periodo non inferiore ai 20 – 30 giorni prima di spostare meccanicamente il materiale nella seconda camera, non tutto il materiale immesso nella prima camera effettuerà lo stesso tempo di prima maturazione ma soltanto il primo in essa conferito in quanto quello conferito successivamente effettuerà un tempo di permanenza sicuramente inferiore al tempo indicato e questo in realtà diminuisce la reale capacità di trattamento in base ai giorni dichiarati. 

Tipo di avanzamento Continuo Discontinuo

Nel nostro impianto a camera unica a cilindro rotante, l’avanzamento del materiale avviene in continuo e automaticamente in quanto il rifiuto appena conferito (più pesante) spinge in avanti quello più leggero che ha superato la prima fase Termofila per essere trasferito alla successivamente fase Mesofila, per poi uscire in modo automatico. Tutto il processo di cui sopra, stabilizzato automaticamente nelle temperature riduce in media del 80% il peso della frazione organica conferito.

Nel Multi-camere il rifiuto per un certo numero di giorni sosta nella prima camera, dove effettua il suo processo termofilo, meccanicamente poi deve essere trasferito nella seconda camera dove deve completare la sua fase secondaria per poi uscire in modo automatico o per svuotamento manuale. In questa tipologia di macchine il rifiuto viene movimentato e quindi fatto avanzare con dei bracci supportati da un albero che ruotando movimentano il rifiuto e lo fanno avanzare.
L’albero ed i bracci dentro le camere di compostaggio possono potenzialmente essere oggetto di rotture meccaniche che potrebbero creare fermi macchina, per la loro sostituzione e/o riparazione, Inoltre lo spostamento dalla prima alla seconda camera di fatto crea le condizioni di azzeramento del processo termofilo obbligando ad ogni carico il riavvio del processo dalla sua fase iniziale a bassa temperatura. Questa dinamica fa si che in molte occasioni il processo biologico con l’innesco della fase termofila abbia tempi più lunghi e difficoltà a raggiungere la temperatura che garantisce la sua sterilizzazione che ricordiamo per legge deve essere di almeno 55°C da mantenersi almeno per 72 ore oltre ad essere obbligatoria per garantire la salubrità igienico sanitaria dell’ammendante compostato misto (COMPOST) prodotto.

IMPORTANTISSIMO: qualora si rompano i bracci meccanici, la compostiera per la sostituzione di questi ultimi dovrà essere svuotata tramite l’utilizzo di un auto spurgo, ciò comporterebbe ulteriori costi e problemi di sicurezza.

Livello di carico delle camere >75%-80% <50%

Nella camera unica, l’assenza totale di qualsiasi organo meccanico al suo interno, unitamente al punto di carico posizionato nella parte alta della camera permettono di poter effettuare il caricamento della camera al 75-80% della sua capacità volumetrica.

Nei compostatori multicamera dotate di alberi interni e/o bracci e/o coclee per la movimentazione, il caricamento difficilmente può superare il 50% al fine di non affaticare oltre il punto di rottura i bracci di movimentazione.

Sistema di gestione del flusso di aria immessa nel processo e della gestione della temperatura dell’aria di processo Automatico Interno alla camera di compostaggio, per l’ottimizzazione delle temperature di processo al fine di garantirne sempre l’igienizzazione ed in particolari casi anche la sterilizzazione, oltre a mantenere le temperature di processo costantemente in fase ottimale, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne Presente con capacità di gestione da 40°C a 90°C Non performante in quanto distribuito su due camere Il sistema di riscaldamento supplementare, interno alla camera di compostaggio, garantisce la sterilizzazione del materiale in compostaggio, garantendo l’aspetto igienico sanitario. Il sistema si attiva automaticamente quando la temperatura rilevata dal sistema di gestione della fase termofila scende sotto i 55°C ed in brevissimo tempo stabilizza le temperature di processo entro il range ottimale compreso tra 55 e 65-70°C. Tale sistema garantisce il perfetto processo di compostaggio anche quando le temperature esterne sono sotto lo zero termico.

FAKE

COMPOSTIERE A TENUTA STAGNA
FALSO Il termine TENUTA STAGNA è un termine improprio in quanto le compostiere hanno delle portelle d’ispezione, coclea per l’inserimento del rifiuto ed altre parti meccaniche che rendono IMPOSSIBILE di fatto la TENUTA STAGNA. Per le compostiere è corretto il termine TENUTA LIQUIDI di processo, visto e considerato che non è possibile realizzare una chiusura ermetica totale di tutta la compostiera.

BRACCI INTERNI DI MOVIMENTAZIONE DEL RIFIUTO INDISTRUTTIBILI E SENZA MANUTENZIONE
FALSO
, infatti è sufficiente farsi inviare un manuale uso e manutenzione e verificare cosa poter inserire e cosa è sconsigliato inserirci al fine di poter verificare la reale criticità delle compostiere con i bracci meccanici interni. C’è da considerare inoltre che prevedere (come alcune compostiere prevedono pena decadenza della garanzia) di togliere le buste manualmente dai bracci della compostiera ogni 15/30 giorni è una operazione praticamente impossibile dal punto di vista igienico sanitario e dal punto di vista della sicurezza, in quanto all’interno ci sarà sempre il rifiuto organico in fermentazione e questa attività non certo può rientrare in un manuale d’uso di una gestione ordinaria della compostiera stessa.

LE COMPOSTIERE CON I BRACCI SONO PIU’ AFFIDABILI RISPETTO LE COMPOSTIERE A CAMERA UNICA CON CILINDRO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI
FALSO In quanto il fatto che le compostiere A CAMERA UNICA CON CILINDRO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI avendo meno motori e zero parti meccaniche interne al rifiuto, creano invece maggiore affidabilità e conseguentemente minori parti meccaniche da manutenere. Vorremmo precisare che nessuna compostiera da Noi commercializzata è stata mai rimossa per cattivo funzionamento e mai nessuna compostiera da noi consegnata è stata bocciata in un collaudo. Cosa che invece è già accaduta ad alcune aziende che commercializzano le compostiere con i bracci meccanici interni.

LE COMPOSTIERE CON I BRACCI MECCANICI CONSUMANO MENO ELETTRICITA’ RISPETTO ALLE COMPOSTIERE A CILINDRO UNICO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI
FALSO Le compostiere con bracci meccanici consumano invece circa il 400% in più di energia elettrica rispetto alle compostiere a cilindro rotante senza bracci meccanici di movimentazione. Per comprendere meglio siamo a precisare che normalmente i consumi sono generati da: un motore che immette aria riscaldata da una resistenza, un motore per la coclea che inserisce il rifiuto, un motore per i bracci meccanici di movimento nella prima camera, un motore per la coclea che trasporta il rifiuto organico dalla prima alla seconda camera di compostaggio, un altro motore che movimenta i bracci della seconda camera, un motore del bio filtro per la depressione della compostiera e infine un motore che estrae il rifiuto processato dalla seconda camera verso l’esterno. CONSIDERATE QUANTE CRITICITA’ HA UNA COMPOSTIERA COSI’ COSTRUITA E DI QUANTA ENERGIA ELETTRICA NECESSITA. AL CONTRARIO I nostri Bio compostatori a camera unica rotante SENZA ORGANI MECCANICI INTERNI sono predisposti di: un motore di una coclea per il caricamento del rifiuto, un motore per la rotazione della camera di compostaggio, un motore del bio filtro per la depressione della camera di compostaggio e un motore che immette aria da una resistenza per la stabilizzazione del processo.

LE COMPOSTIERE A CILINDRO UNICO ROTANTE SENZA BRACCI MECCANICI INTERNI HANNO LE VASCHE PER LA RACCOLTA LIQUIDI NON ESSENDO A TENUTA STAGNA
FALSO Evidenziamo che le vasche in acciaio inox sono inserite solo ed esclusivamente per un motivo di sicurezza ai fini manutentivi in quanto sia sul timpano lato conferimento che su quello di uscita del compost, in caso di manutenzione della coclea di conferimento o del “nasone” (lato uscita compost) potrebbe cadere del materiale nel momento manutentivo del distacco nella parte interna della compostiera

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